venerdì 18 gennaio 2013

La nostra Musa ispiratice: l'idea dell'architetto Gio Ponti

Gio Ponti e la sua concezione di Casa Ideale

Trasformare e creare spazi grazie alle pareti tessili


"Questa casa è stata fatta per me, come primo esempio di una casa che abbia il massimo spazio per vivere, e dellaltra parte di quello che Le Corbusier chiamava la machine abitée
ossia le istallazioni per far funzionare la casa per renderla abitativa, come si ottiene il massimo spazio? lho ottenuto nel massimo senso con queste aperture che non sono delle porte ma che sono apribili di più di meno sono afoniche e permettono una  visibilità totale perché la casa costruita comincia qui finisce là, qui abbiamo ottenuto quello che io voglio ottenere per tutte le costruzioni, non fare quei piccoli spazi che fanno adesso per le costruzioni specialmente così dette popolari
io voglio dare a queste costruzioni il massimo spazio possibile il quale deve essere divisibile e quindi trasformabile e qui siamo ancora ai primi passi di questa idea qua perché la trasformazione è soltanto in questo senso qui,
la casa ideale è quella che non è una costrizione in cui c’è la stanza da letto, la sala da pranzo il salotto lo studio e queste cose qua,
devo anche dire che quando non c’è da guadagnare la gente non le vuol fare, se io faccio una casa in cui non c’è da far vedere che si fa di più  e questo e questaltro e c’è un costo maggiore, la gente non la vuol fare perché vuole guadagnare."




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